La ciudad en la poesía de Augusto de Campos: del conjuro y la ciudad-falansterio a la ciudad moderna pero babélica

Autores/as

  • Gerardo Jorge UNIVERSIDAD DE BUENOS AIRES / CONICET

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-0967/2399

Palabras clave:

Augusto de Campos, poesía, ciudad, modernidad, Latinoamérica

Resumen

La Villa di César Aira non racconta la vita nella baraccopoli: racconta i modi in cui questa viene percepita dagli altri abitanti della città. Anziché parlarci della villa miseria, ci parla del ruolo che questa occupa nelle autorappresentazioni della città. Gli stereotipi sociali che le vengono solitamente associati sono assimilati ironicamente nella prospettiva del testo, consentendo l’esplorazione obliqua dei discorsi che nutrono e mantengono la sua costruzione come corpo estraneo alla città.

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Publicado

2011-12-21

Cómo citar

Jorge, G. (2011). La ciudad en la poesía de Augusto de Campos: del conjuro y la ciudad-falansterio a la ciudad moderna pero babélica. Confluenze. Rivista Di Studi Iberoamericani, 3(2), 197–217. https://doi.org/10.6092/issn.2036-0967/2399