Memoria antica e memoria indiana: discorso sulle divinità indigene nell’opera di Fray Juan Torquemada

Autori

  • Sergio Botta DIPARTIMENTO DI STORIA, CULTURE, RELIGIONI SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-0967/6648

Parole chiave:

Torquemada, politeismo, francescani, comparazione, idolatria

Abstract

La Monarquía indiana – pubblicata nel 1615 a Siviglia da Fray Juan de Torquemada – rappresentò uno dei più significati sforzi di incorporare le religioni indigene all’interno di una visione globale della diversità religiosa. Come prodotto di un processo moderno di “mondializzazione”, l’opera di Torquemada rifletteva sulla natura delle divinità mesoamericane da un punto di vista estremamente innovativo. Il francescano produsse un’evoluzione dei metodi e delle strategie missionarie utilizzate nella prima parte della storia coloniale. Nel contesto dei moderni discorsi sulla religione, l’opera di Torquemada non rappresenta solamente un tentativo “etnografico” di comprendere la complessità delle religioni indigene allo scopo di promuovere l’evangelizzazione. Al contrario, la riflessione missionaria sulla divinità indigene stabiliva un tappa fondamentale della costruzione moderna di una teoria globale del politeismo.

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Pubblicato

2016-12-31

Come citare

Botta, S. (2016). Memoria antica e memoria indiana: discorso sulle divinità indigene nell’opera di Fray Juan Torquemada. Confluenze. Rivista Di Studi Iberoamericani, 8(2), 101–119. https://doi.org/10.6092/issn.2036-0967/6648