Biopolitica della deportazione. I corpi messicani e la Grande Depressione

Autori

  • Claudia Bernardi Università di RomaTre

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-0967/2385

Parole chiave:

biopolitica, colonizzazione, crisi, messicani, migrante

Abstract

Le tematiche della violenza e della periferia sono sempre state centrali nella storia latinoamericana, come chiave teorica per comprendere le sue trasformazioni. Questo articolo intende analizzare la rappresentazione del corpo dei messicani negli Stati Uniti, dall’inizio del Novecento fino alla Grande Depressione, e il ruolo che essa ha avuto nel definire la deportazione nel contesto storico di trasformazione della sovranità. Dopo la crisi del 1929, la deportazione di migliaia di persone costituisce il primo caso in cui il governo statunitense sostiene un’espulsione massiva di migranti, una pratica politica che porterà a numerose conseguenze nella storia del Messico e della sua relazione con gli U.S.A., oltre a cambiare completamente il volto della frontiera e quello della migrazione stessa.

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Pubblicato

2011-12-21

Come citare

Bernardi, C. (2011). Biopolitica della deportazione. I corpi messicani e la Grande Depressione. Confluenze. Rivista Di Studi Iberoamericani, 3(2), 35–53. https://doi.org/10.6092/issn.2036-0967/2385