Relazionalità ambientale rituale e festiva nelle zone di montagna iberoamericane (Vol. 17 N. 2 - 2025)

2025-01-11

Coordinatori:

Tobias Boos, Libera Università di Bolzano, tobias.boos@unibz.it 

Koen de Munter, Universidad Alberto Hurtado, koendemunter@ymail.com 

Daniela Salvucci, Libera Università di Bolzano, daniela.salvucci@unibz.it

Lingue accettate: Spagnolo, Portoghese, Italiano e Inglese

Data limite per la ricezione dei contributi: 1 giugno 2025

Feste e rituali, con i loro aspetti performativi ed emotivi, artistici e religiosi, economici e politici, sono stati un tema centrale in molti studi sulle società e sulle culture iberoamericane. Il ruolo delle pratiche festive e rituali nell'articolazione tra resistenza indigena, violenza colonizzatrice – materiale, simbolica e ideologica allo stesso tempo – e contraddittori processi di meticciato e ibridazione culturale, ad esempio, è stato indagato da diverse discipline, a volte intrecciate tra loro, e attraverso approcci teorici e metodologici diversi. In particolare, è stata sottolineata l'importanza delle feste e dei rituali nella produzione e trasformazione delle comunità locali, delle collettività - sia nazionali che diasporiche - e del loro patrimonio culturale. Un'attenzione particolare è stata posta sulle relazioni di potere e gerarchia sociale che le feste e i rituali esprimono, riproducono o contestano, sulle alleanze politiche che si generano, sui conflitti che si scatenano, in breve, sui molti ordini - di parentela, di genere, di “razza”, di classe, ad esempio - che le pratiche festive e rituali mantengono o sfidano, riconfigurano o sovvertono.

In riferimento a un corpus di studi così complesso, multi e interdisciplinare e di ampio respiro, questo dossier si concentra sulle dinamiche ecologiche spazio-temporali delle pratiche festive e rituali nelle aree montane iberoamericane. Nel quadro di quella che si potrebbe definire la “svolta ecologica”, proponiamo di concentrarci sulle interrelazioni festive e rituali tra persone e altri attori animati e inanimati. Sebbene sia vero che molti studi si occupano della dimensione ecologica e spaziale delle feste e dei rituali, vorremmo invitare a presentare lavori che indaghino l'“ecologia” come “relazionalità ambientale”, insieme alla dimensione spazio-temporale delle feste e dei rituali, da prospettive che vadano oltre il semplice funzionalismo ecologico o eco-determinismo.

Negli ultimi decenni, infatti, le questioni ecologiche hanno acquisito una rinnovata importanza nelle scienze umane e sociali, soprattutto a causa dell'urgenza socio-politica della crisi ambientale e dei cambiamenti climatici a livello regionale e globale. A questo proposito, molti studi in area iberoamericana sono stati pionieri nell'indagare la “relazionalità ambientale” –  intesa come rapporto tra umani e non umani – ad esempio, recuperando le “ontologie” e le “cosmopratiche” (de Munter 2016) dei mondi di vita amerindi, mettendo in discussione la dicotomia natura/cultura ed evidenziando connessioni parziali ma possibili tra “cosmopolitica” indigena e attivismo ecologista.

In questo quadro, gli studi sulle aree montane costituiscono un campo cruciale per l'indagine di processi che sono sia ecologici che socio-culturali. Fino agli anni '80, questo campo di ricerca era dominato dalle prospettive della geo-ecologia e dell’ecologia culturale, in cui economia, politica, società e cultura sembravano essere determinate dalla loro funzione ecologica. Negli ultimi quattro decenni, invece, questi approcci scientifici sono stati combinati con prospettive politiche, storiche e letterarie non deterministiche e sono stati sviluppati approcci scientifici che indagano spazi “bioculturali” in modo multi e interdisciplinare (Boos, Salvucci 2022). Negli studi andini, ad esempio, a partire dagli anni Settanta, la “verticalità ecologica” della Cordigliera è stata indagata in relazione alle dinamiche socioculturali delle popolazioni locali e alle forme di territorializzazione, evidenziando in molti casi il ruolo delle feste e dei rituali. Oggi, in questo campo, gli studi delle celebrazioni, delle feste e delle pratiche rituali sono quasi sempre associate a nuovi approcci relazionali.

Considerando le aree di montagna iberoamericane, comprese le Ande, qual è il ruolo delle pratiche festive e rituali nella produzione della relazionalità ambientale, anche nei suoi aspetti politici di territorializzazione e cosmopolitica? Quali interconnessioni esistono tra crisi e cambiamenti ambientali, da un lato, e feste e rituali, dall'altro? Inoltre, come si articolano le diverse dinamiche socioculturali di popolazioni, gruppi, famiglie e individui negli spazi e nelle temporalità delle montagne? Da un lato, ci sono dinamiche di “convergenza” nei luoghi festivi e rituali legati alle famiglie, alle comunità, alla località, e, dall'altro, dinamiche di “dispersione” transnazionale, globale, mediatica e digitale.

Questo dossier vuole riunire lavori empirici ed etnografici che dialoghino con le prospettive teoriche delle discipline umanistiche e delle scienze socio-culturali, ma anche studi interdisciplinari, sul ruolo delle pratiche festive e rituali nella produzione di relazionalità ambientale e nell'articolazione delle dinamiche socioculturali spazio-temporali, di convergenza e dispersione, nelle aree montane iberoamericane.

Boos T., Salvucci D. (eds.) 2022, Cultures in Mountain Areas: Comparative Perspectives. Bu,Press, open access: https://bupress.unibz.it/en/produkt/cultures-in-mountain-areas-comparative-perspectives/ 

de Munter, Koen, 2016, Ontología relacional y cosmopraxis, desde los Andes. Visitar y conmemorar entre familias aymara, Chungara, Revista de Antropología Chilena, 48, 4: 629-644.

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Gli articoli dovranno essere caricati assieme a un abstract di 600 caratteri (in inglese e nella lingua dell’articolo) con 5 parole chiave e andranno caricati in maniera anonima attraverso la piattaforma OJS della rivista Confluenze.

Gli articoli dovranno avere seguire le del

Chicago Manual of Style:

https://www.chicagomanualofstyle.org/tools_citationguide/citation-guide-2.html

Non verranno accettati quei contributi che non rispettino le norme editoriali della rivista.

Norme Redazionali

Pagina e testo: 

La rivista prevede 4 sezioni: Monografico, Miscellanea, Panorami, Finestre. In base ai contenuti e alla lunghezza dell’articolo la Redazione e i Referee decideranno in quale sezione inserire l’articolo 

Margini: 3 cm  

Tabulazioni: 1,27   

Font: Palatino Linotype 

Titolo dell’articolo: in grassetto e corsivo, 18, centrato  

Autore e istituzione: allineato a destra, 12. Autore in grassetto, istituzione sotto l’autore e in maiuscoletto 

Corpo del testo: Palatino Linotype 12  

Interlinea: singola 

Spacing (pt): sopra 0 pt, sotto 0 pt 

Titoli di paragrafi: grassetto 12 spostato di uno spazio dal testo precedente e di uno spazio dal testo che segue 

Sottotitoli di paragrafi: in grassetto corsivo 12 spostato di uno spazio dal testo precedente e di uno spazio dal testo che segue 

Note: solo esplicative, Palatino Linotype 10, testo giustificato a pie di pagina, numero della nota prima del punto (così1. E NON così.2). Senza spazio tra la parola e l’apice della nota e tra l’apice della nota e il segno di punteggiatura, nel caso in cui ci sia.  

Abstract: massimo 600 battute (spazi compresi), nella lingua dell’articolo e in inglese 

Parole Chiave: 5 parole chiave nelle due lingue degli abstract. 

Incisi: devono essere delineati dal trattino lungo, separato da uno spazio prima e dopo: 

 – mmkndbv nijcnbv – 

e NON 

- mmkndbv nijcnbv -  

Le foto: devono essere già inserite nel testo, numerate e con la didascalia a margine. Sono accettate senza restrizioni di numero, ma non devono superare i 300 KB ciascuna.  

Citazioni 

 Se la citazione è più breve di 3 righe all’interno del testo tra virgolette: 

 “…”  

Se è più lunga di 3 righe fuori dal corpo del testo, palatino 11, con uno spazio prima e uno dopo, allineata alla sinistra di 1,27, in tondo e senza virgolette.  

Se vi sono parti omesse della citazione devono apparire i tre puntini tra parentesi quadre:  

[…]  

e NON  

(…) 

 

Riferimenti bibliografici

I riferimenti bibliografici seguiranno il sistema Autore-Data de The Chicago Manual of Style. Nel testo con Autore e Data; se citazione testuale tra virgolette e autore, data e numero di pagina: 

Esempio: 

(Eco 2007)

(Eco 2007, 122)

L’indicazione del testo va inserita prima del punto:  

mnccciueufbb mdm (Eco 2007, 122). SI

mnccciueufbb mdm. (Eco 2007, 122) NO

 

Bibliografia 

Nella bibliografia finale devono entrare solo i testi che sono stati citati/segnalati nel testo dell’articolo 

La maniera di redigere la bibliografia segue le indicazioni di The Chicago Manual of Style (https://www.chicagomanualofstyle.org/tools_citationguide/citation-guide-2.html) Di seguito, riportiamo alcuni esempi non esaustivi di redazione basati su questo manuale:

Libri e monografie:

Cognome, Nome. Anno. Titolo del libro. Luogo di pubblicazione: Casa Editrice.

Es.: Rostworowski, María. 2007. Estructuras andinas del poder. Ideología religiosa y política. Lima: IEP.

Più autori: Cognome, Nome e Nome, Cognome…

Es.: López Austin, Alfredo e Leonardo López Luján. 1996. El pasado indígena. México: El Colegio de México / Fondo de Cultura Económica.

Opera collettiva:

Cognome, Nome, ed. Anno. Titolo del libro. Titolo del libro. Luogo di pubblicazione: Casa Editrice.

Es.: Degregori, Carlos Iván, ed. 2000. No hay país más diverso. Compendio de Antropología Peruana. Lima: IEP.

Capitolo in opera collettiva:

Cognome, Nome. Anno. “Titolo del capitolo”. In Titolo del libro, coordinato da Nome Cognome, pagine. Luogo di pubblicazione: Casa Editrice.

Es.: Fell, Eve Marie. 1999. “La pluma y la aguja. Familia, mujer y educación en el Perú de fines del siglo XIX”. In Familia y educación en Iberoamérica, coordinato da Pilar Gonzalbo Aizpuru, 249-266. México: El Colegio de México.

Articolo in rivista:

Cognome, Nome. Anno. “Titolo dell’articolo”. Titolo della rivista Numero del volume (numero parziale): pagine. DOI (se disponibile).

Es.: Scarzalella, Eugenia. 2011. “Ricordi di famiglia. L’antifascismo dei padri immigrati e la militanza rivoluzionaria dei figli (Uruguay 1930-1980)”. Confluenze. Rivista di Studi Iberoamericani 3(1): 83-94. https://doi.org/10.6092/issn.2036-0967/2201

Articolo di giornale: 

Cognome, Nome. Anno. “Titolo dell’articolo”. Titolo del Giornale, data. Pagina web (se disponibile).

Es.: Luján, Esthéfany. 2020. “El suplicio de estudiantes de comunidades indígenas y rurales que luchan por estudiar a distancia en institutos”. La República, 05/11/2020. https://larepublica.pe/sociedad/2020/11/05/el-suplicio-de-estudiantes-de-comunidades-indigenas-y-rurales-que-luchan-por-estudiar-a-distancia-en-institutos/

Pagina Web:

Cognome, Nome. Anno. “Titolo dell’articolo o della pagina web”. Pagina web.

Es.: ALA. 2019. “Comisión Directiva de ALA rechaza el golpe de estado en Bolivia”. http://asociacionlatinoamericanadeantropologia.net/index.php/zoo/109-comision-directiva-de-ala-rechaza-el-golpe-de-estado-en-bolivia

Tutti i casi non riportati in questo documento, cosí come maggiori indicazioni e dettagli, dovranno essere consultati sulla pagina web de The Chicago Manual of Style:

https://www.chicagomanualofstyle.org/tools_citationguide/citation-guide-2.html

Autori con più di un’opera

Il cognome e il nome dell’autore va inserito solo una volta. Per i lavori successivi, citare come nell’esempio:

Campos, Augusto de. 1974. O Balanço da Bossa. São Paulo: Perspectiva.

———. 1976. “Revistas re-vistas: os antropófagos.” In Poesia, antipoesia, antropofagia, ed. Augusto de Campos, 107-124. São Paulo: Cortez e Morães.

Informazioni sull’autore: in un file separato si prega di inviare un breve CV (massimo 5 righe), insieme all’e-mail di contatto.